Daniel de iPantellas risponde a Pio e Amedeo, ma facciamo un passo indietro. Gli ultimi giorni sui social non si è parlato d’altro che del discorso di Fedez al Primo Maggio e di quello di Pio e Amedeo su Canale 5. Due discorsi molto diversi. Il primo contro la censura e i politici che ostacolano il disegno di legge contro l’omofobia. Il secondo, quello di Pio e Amedeo, contro il cosiddetto politically correct: i due comici hanno fatto una lista di parole, tra cui la n-word e la f-word, che non si possono dire in tv e hanno invitato le persone a “farsi una risata” perché “l’intenzione è più importante delle parole“.
iPantellas, Daniel e Jacopo, si sono schierati pubblicamente in una live di Youtube (dal minuto 54 circa). “Il discorso di Fedez al Primo Maggio l’abbiamo trovato intelligente e utile, finalmente qualcuno che dice le cose come stanno e che ha i coglioni di rischiare. Tanta stima e tanto supporto” (qui per recuperare il discorso di Fedez), è la loro opinione. Non sono affatto d’accordo, invece, con il discorso di Pio e Amedeo. “Non mi trovo concorde con Pio e Amedeo. Loro sono molto bravi, ma quel monologo lì è stato eccessivo e anacronistico“, ha detto Jacopo.
Daniel ha avuto il coraggio di aprirsi su un tema che evidentemente gli sta molto a cuore. Infatti lo youtuber e comico ha raccontato di essere stato vittima lui stesso di bullismo in giovane età. Un tema, dunque, che ha lasciato delle ferite aperte. Ecco cosa ha detto:
Il discorso di Daniel de iPantellas
“E’ un po’ sempliciotta dire che tutto dipende dal modo con cui dici qualcosa. Bisogna sempre ricordarsi di mettersi nei panni dell’altra parte. Io da piccolo ero grasso e venivo preso per il culo tantissimo. L’ultimo modo per difendermi e non cadere in depresisone è stato fare del’ironia, ma non è stato facile. Quella cosa mi ha aiutato a superare il bullismo e le difficoltà. Una volta a un nostro evento è arrivato un ragazzino ciccioletto e mi veniva da piangere. Quando è arrivato mi ha ricordato me stesso. L’ho abbracciato, mi sono rivisto… Quando passi un’esperienza di questo tipo, ti cambia. Ridere non è l’unica soluzione. Non puoi dire ‘massì ridi’. Non è giusto. Le persone hanno dei sentimenti e non vanno ferite in quel modo. E’ troppo superficiale dire una roba del genere”.
Così Daniel de iPantellas ha concluso il suo discorso: “Noi siamo contro ogni forma di prepotenza contro le persone più deboli. Noi saremo sempre pronti a schierarci dalla parte delle persone che soffrono. Sappiamo come ci si sente. Fanculo ai prepotenti che pensano di poter fare quel che vogliono. Dobbiamo dire fanculo“.
[Foto: Youtube]