È molto probabile che in questi giorni tra social, scuola e tv abbiate sentito parlare di coppie omogenitoriali. Sapere di cosa si tratta è molto importante perché riguarda i diritti di tutt* noi. Procediamo con ordine e cerchiamo di capire chiaramente e semplicemente tutti i dettagli.
Come si può intuire dalla parola stessa, omogenitoriale vuol dire che il ruolo dei genitori è svolto da una coppia di persone appartenenti allo stesso sesso. E perché se ne parla tanto proprio ora? Perché di recente, il Ministero degli Interni del Governo italiano ha deciso che i Sindaci delle città devono interrompere le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali.
Cosa vuol dire in sostanza? Che fino ad ora i bambini con due papà o con due mamme vivevano la stessa situazione di qualsiasi altro bimbo nato da una coppia etero. Così, invece, purtroppo cambia tutto. Il Parlamento europeo ha anche condannato il governo italiano per questa scelta.
Vi spieghiamo: quando due persone dello stesso sesso vogliono avere un figlio, possono ricorrere all’adozione oppure alla ‘gestazione per altri’. Questa forma di procreazione assistita, ovviamente, è utilizzata anche dalle coppie etero che magari non riescono ad avere figli. Ma facciamo qualche esempio per capire meglio.
Le coppie omogenitoriali in Italia: cosa è cambiato?
Nel caso di due uomini si può andare in America e donare il proprio seme ad una donna che, seguendo delle regole ben precise e dei criteri regolamentati dal Governo degli Stati Uniti, può ospitare nella propria pancia il bimbo (o la bimba) che poi, a tutti gli effetti, sarà figli* dei due papà.
Una volta tornati in Italia, possono registrarl* affinché il bimbo/la bimba sia riconosciut* anche dallo Stato Italiano e quindi possa, ad esempio, fare le vaccinazioni, andare in un asilo nido pubblico e così via. Se invece non viene riconosciut*, è come se in Italia non esistesse. O meglio, è come se avesse solo un genitore almeno fino a quando l’altro (quello non biologico, cioè quello che non ha dato il seme) non ottiene una documentazione per la quale però serve diverso tempo.
In sintesi: senza il riconoscimento, solo un papà potrebbe – ad esempio – andarl* a prendere a scuola. Vi sembra giusto? A tal proposito vi consigliamo di seguire la coppia di influencer composta da Carlo Tumino e Christian De Florio, che su TikTok raccontano la loro famiglia tutta al maschile.
Ci fermiamo qui, non abbiamo neanche le competenze per addentrarci in tematiche molto delicate anche dal punto di vista della Legge. Vi invitiamo solamente a riflettere sui temi dei diritti e speriamo che abbiate imparato qualcosa in più sulla nostra società, che dovrebbe essere davvero per tutt*, indipendentemente dall’orientamento sessuale e dalle scelte di ognun*.
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