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E' ufficiale: ChatGPT chiude in Italia, ecco il motivo per cui è stata presa questa decisione!

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E’ stato imposto uno stop immediato a ChatGPT per l’Italia. I motivi? Riguardano la privacy di ciascun utente, ecco perché!

Vi ricordate di ChatGPT? Beh, sì: si tratta del più importante bot basato sull’intelligenza artificiale e sul machine learning (in parole semplici è una macchina che continua ad imparare in piena autonomia), che è capace di rispondere in modo dettagliato e articolato a tutte le domande come se fosse un umano (qui trovi maggiori dettagli). E’ stato usato anche per fare i compiti a casa e quant’altro. Beh, ora in Italia è obbligato a chiudere, non si sa se per sempre o solo temporaneamente. Il motivo? Ve lo spieghiamo subito.

La decisione è stata presa dal Garante della Privacy, che ha disposto uno stop immediato (e, dobbiamo dirlo, provvisorio). ChatGPT dovrà essere inattivo almeno finché il bot non rispetterà la privacy. Infatti secondo il Garante l’applicazione non sarebbe trasparente nella raccolta dei dati personali degli utenti. Ecco cosa recita la comunicazione ufficiale: “Il Garante privacy rileva la mancanza di una informativa agli utenti e a tutti gli interessati i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma“.

Non è un argomento facile, ma a breve ChatGPT potrebbe scomparire per l’Italia, almeno finché non sistemeranno questi dettagli legati alla privacy di ciascun utente che lo usa. Al momento, a dire il vero, l’app sembra ancora raggiungibile e usabile… ma a breve dovrebbe essere temporaneamente sospesa. Vi teniamo aggiornati!