Charli D’Amelio è più che abituata ad essere al centro di qualsiasi tipo di polemica. Questa volta la regina di TikTok è stata accusata di aver twerkato ad una festa in un locale nonostante i suoi 17 anni. E’ andata veramente così? Solo in parte. Per questo, di fronte a tante critiche, è intervenuto Noah Beck per difenderla. Ricostruiamo i fatti e cerchiamo di fare chiarezza.
Di recente Charli ha partecipato ad una festa insieme a Lil Uzi, le City Girls e Beyoncé. Sul profilo Instagram di JT delle City Girls è apparso un video in cui si vede la D’Amelio twerkare con un gruppo di persone. Apriti cielo: alcuni commentatori l’hanno criticata per il gesto, considerato poco adatto per una diciassettenne, altri per essere entrata in un club nonostante fosse minorenne. Entrambi i gesti sarebbero di cattivo esempio e potrebbero influenzare negativamente le sue giovani fan.
In difesa della tiktoker è accorso Noah Beck, che ha spiegato che la festa non era in un club, ma a casa di uno dei loro amici comuni, e che ha sottolineato che spesso si attacca Charli per partito preso, senza alcun motivo:
Dovete lasciarla vivere. Povera ragazza: se respira nel modo sbagliato voi avete subito qualcosa da dire. La festa era a casa di un amico, non in un club.
Dando per certo, dunque, che la festa era a casa di una persona e non in un locale, l’unica accusa che rimane in piedi è quella riguardante il twerk come esempio negativo per i ragazzi. Hanno ragione i commentatori che pensano che sia inappropriato, considerando il pubblico di Charli D’Amelio (ma lei lo fa anche di fronte a sua mamma senza problemi) o Noah, che sostiene che ogni scusa è buona per attaccare la tiktoker?