Canesecco contro gli Arcade Boyz (e viceversa). Da giorni, sui social, imperversa lo scontro tra il duo celebre su Youtube e il rapper. Tutto sembra partito da alcune provocazioni e vecchi risentimenti. Un mese fa, stando al racconto di Fada e Barlow, Canesecco avrebbe inviato loro un messaggio che sarebbe però caduto nel vuoto. A questo messaggio sono seguite delle Instagram Stories e poi un dissing sulla base di Yoshi, pubblicato su Youtube. Eccovi un estratto:
“‘Sti scemi der cazzo hanno fatto un canale per dire solo cattiverie / Su gente che spacca, senza distungue le rime più false da quelle più vere / Siete codardi, parlate male finchè non avete la gente seduta davanti / La gente che clicca sui video che fate è soltanto attirata dal nome di chi criticate / Spaccatevi in testa tastiere invece di dire cazzate su teste di serie / Teste di cazzo, frustrati, falliti, sfigati della peggio specie”.
Canesecco contro gli Arcade Boyz: l’incontro a Novara
Gli Arcade hanno risposto con il video qui sopra, dopodiché la faccenda sembrava chiusa e sepolta. Ma col cavolo. Canesecco, durante una live su Twitch, ha chiamato in diretta gli Arcade Boyz e hanno fatto una sorta di scommessa: il rapper pretendeva di avere i loro canali social in cambio della documentazione del suo presunto tumore. Da lì è seguito un appuntamento per incontrarsi dal vivo a Novara. Si sarebbero dovuti incontrare alla stazione della città, ma lì è successo qualcosa di strano. Barlow ha raccontato:
“(Canesecco, ndr) Ha chiamato la polizia e si è inventato che l’ho menato. Poi, non contento, ha detto che la polizia l’ho chiamato io. In questura a Novara c’è la chiamata con il tuo nome, non con il mio, coglione. Il poliziotto ha dichiarato che nessuno ti ha toccato. Ok essere un bugiardo patologico, però almeno arrivaci a quando dire le cazzate oppure no. Puoi prendere per il culo i tuoi fan di dieci anni, non i poliziotti”.
Canesecco contro gli Arcade Boyz: la versione del rapper
Dal canto suo, Canesecco ha risposto agli Arcade Boyz su Instagram, tirando in ballo gli avvocati:
“È successo un casino. Sono andato a Novara a farmi dare sti social per vincere la scommessa, però si sono rifiutati ed è arrivata la polizia. Un casino (…) Ho tutte le prove che sono dei bugiardi. Hanno accettato la scommessa, sono arrivato fino a là e hanno fatto di tutto per non stare ai patti e non farmi riscuotere i canali che hanno promesso che me davano se dimostravo che erano dei bugiardi (…) Delle persone adulte mi hanno sconsigliato di parlare delle cose successe ieri prima di confrontarmi con un avvocato“.
Ma la faccenda sta proseguendo.