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Blanco indagato dalla Procura dopo la sfuriata al Festival di Sanremo: cosa rischia?

Blanco
Il cantante è stato indagato: ecco tutti i dettagli sul caso

Forse la notizia era già nell’aria da un po’, ma adesso è ufficiale: Blanco è indagato dalla Procura di Imperia con l’accusa di danneggiamento. Tutto nasce dal brutto episodio che lo ha visto protagonista sul palco del Teatro Ariston martedì 7 febbraio, al Festival di Sanremo 2023. Prima il cantante di ‘Brividi’ si è esibito con Mahmood. Fino a lì tutto bene. Più tardi, però, ha letteralmente dato in escandescenza e, durante l’esibizione del nuovo singolo ‘L’isola delle Rose’, ha distrutto la scenografia delle rose presente sul palco.

Il cantante, richiamato poi sul palco dal conduttore e direttore artistico Amadeus, aveva spiegato di non riuscire a sentire bene l’audio in cuffia. Al pubblico, però, non erano interessate le sue giustificazioni: urla, fischi e critiche negative hanno travolto il cantante che, infatti, non si è più esibito. Qualcuno ha addirittura pensato che fosse drogato (ma la verità è un’altra, qui vi avevamo spiegato tutto nei dettagli).

Successivamente Blanco si era scusato via social: “Chiedo scusa alla città dei fiori”, aveva scritto su Instagram a corredo di una foto in cui si vedeva un foglio con una poesia dal titolo ‘Ariston’. A nulla era servito. A pesare, con tutta probabilità, la denuncia del Codacons. Il cantante dovrà risarcire tutto! Nel testo pubblicato sul sito del Codacons, si legge:

Blanco sarà chiamato a risarcire i danni prodotti alla Rai e a rispondere del reato di danneggiamento. Lo afferma il Codacons, che dopo i gravi fatti di ieri all’Ariston deposita oggi un formale esposto alla Procura della Repubblica di Imperia e alla Corte dei Conti. Al di là della volgarità del gesto e della sua inopportunità, l’aver distrutto la scenografia del Festival potrebbe realizzare veri e propri reati – spiega il Codacons – L’art. 635 del codice penale stabilisce infatti che “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui in occasione di manifestazioni che si svolgono in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con la reclusione da uno a cinque anni”. Oltre all’aspetto penale, la distruzione operata ieri da Blanco ha prodotto un evidente danno economico ai cittadini: la scenografia dell’Ariston è infatti pagata dagli utenti italiani che finanziano la Rai attraverso il canone, e il danneggiamento a vasi e fiori ha determinato uno spreco di soldi pubblici che ora l’artista dovrà risarcire. Per tali motivi il Codacons chiede oggi alla Procura di Imperia di aprire una indagine su Blanco alla luce del possibile reato di “danneggiamento”, e alla Corte dei Conti di avviare le dovute azioni sul piano contabile finalizzate ad ottenere dall’artista il ristoro dei danni erariali.

Come andrà a finire? Non ci resta che attendere.

[Foto: Instagram]