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“Bassano sei tu”: il ragazzo è diventato una “star” sui social e parla per la prima volta in un’intervista (ecco cos’è successo dopo il video)

Oggi come oggi basta davvero poco per diventare “famosi” sui social. Lo sa bene lo studente Antonio Bassano, diventato tristemente noto per il video (diffuso illegalmente) in cui una professoressa dell’istituto superiore Regina Margherita della provincia di Salerno veniva derisa e umiliata dalla classe. Il video della prof, probabilmente con dei disagi, che non riusciva a fare l’appello e ripeteva “Bassano sei tu?” è diventato virale.

Tanto che Antonio Bassano, il ragazzo in questione, è diventato un meme sui social. Addirittura durante il Friday For Future della settimana scorsa sono stati fatti alcuni cartelli ironici su di lui, che lui ha prontamente repostato sul suo profilo Instagram (si chiama @ndomulo_bassano), dove ha superato i 50mila followers.

Ora Bassano è stato “raggiunto” da Scuola Zoo che l’ha addirittura intervistato. “I ragazzi per strada mi chiedono fotografienon si sa per quale motivo perché questo non è un motivo di vanto“, ha svelato, dopo aver raccontato come è diventato virale quel video e quali sono state le conseguenze.

“Bassano sei tu?”: la prima intervista

“Ho 18 anni compiuti a maggio, vengo da Salerno e studio lingue nel liceo Regina Margherita. Sono maturando, anche se per un anno sono stato bocciato per problemi familiari.

Il video in questione? E’ stato girato nel marzo del 2019, durante la prima ora di un giorno in cui la prof stava facendo supplenza. Dopo i primi quattro nomi all’appello, si è soffermata sul mio e ci siamo ritrovati in una situazione surreale che è diventata una cosa scherzosa tra ragazzi. Ma giustamente ha provocato un problema grave dopo la diffusione di questo video che, preciso, non è stato fatto da noi. E’ stata una persona che non posso nominare: l’ha messo su Facebook ed è diventato virale.

La prof? Insegna in questa scuola da diversi anni. Dovrebbe insegnare Diritto ed Economia però ultimamente si dedica solo alle supplenze. Io e lei ci siamo incontrati in presidenza con il Dirigente Scolastico: io a nome di tutta la classe ovviamente mi sono scusato per la diffusione di questo video. La prof ha capito che si è trattato di una bravata tra ragazzi e ha deciso di non denunciare nessuno

La preside invece ha preso provvedimenti con noi e con la professoressa. Noi fino a gennaio dovremmo fare assistenza nella scuola a eventuali associazioni sociali. Abbiamo avuto la punizione che ci meritavamo. Non rifarei tutto. La prima cosa che mi ha detto mia madre è non fare più video in classe. Da questa esperienza ho capito che bisogna rispettare i problemi altrui. “.