Amelie Zilber non è soltanto l’attuale (presunta) fidanzata di Blake Gray. Ma la tiktoker è anche una ragazza con la testa sulle spalle, appassionata di politica e iscritta al College: “Penso che l’istruzione sia la cosa numero uno che guida la nostra società. Penso che sia incredibilmente importante che tutti siano istruiti“, ha detto sui suocial. In futuro non esclude di candidarsi in politica, e da un po’ di tempo utilizza i suoi profili per sensibilizzare il suo pubblico (anche se alcuni temi, come l’immigrazione, hanno causato un gran dibattito). Recentemente Amelie ha voluto porre l’attenzione sui musulmani torturati in Cina. Cosa sta succedendo?
Recentemente la tiktoker ha pubblicato un video per far conoscere un tema così delicato a milioni di persone (anche Avani Gregg ha rilanciato il video su Instagram).
Milioni di musulmani innocenti vengono torturati. Per 4 anni il governo cinese ha detenuto e torturato minoranze musulmane nei campi di “rieducazione”. Le donne là sono viole*tate, i bambini strappati ai loro genitori, e tutti sono costretti a resettare la loro religione (bere alcolici, mangiare maiale, ecc). Chiunque venga sorpreso a praticare la propria religione, viene immediatamente ucciso. Gli avvocati dei diritti umani descrivono questa come una trasformazione totale progettata per cancellare dalla faccia della terra gli uiguri musulmani dello Xinjiang come gruppo culturale separato. Ovvero: pulizia etnica. Come puoi aiutare: scrivi ai tuoi rappresentanti locali, fai una donazione alla campagna LanchGood, parlane sui social media.
Musulmani torturati in Cina, che cosa sta accadendo?
Che cosa sta accadendo in Cina? Ormai è confermato che in Cina ci siano oltre 400 campi di concentramento dove i seguaci dell’Islam subiscono trattamenti di conversione forzata. Secondo alcuni esperti di politica internazionale, si tratterebbe della più grande incarcerazione di massa dai tempi della seconda guerra mondiale. La censura che in Cina limita l’informazione non consente la diffusione di informazioni aggiornate. Per aggirare le barriere, una TikToker americana ha simulato lo scorso anno un tutorial di trucco per denunciare i crimini sui musulmani torturati in Cina.